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30th Aug 2019

Last year, Kim Kardashian West helped free convicted drug trafficker, Alice Marie Johnson, 64, from prison after Johnson had spent 21 years behind bars.

Kardashian West, who is currently studying law, met with President Trump in 2018 to discuss Johnson’s release from prison. The discussion reportedly went well, because President Trump commuted Johnson’s life sentence and she was released.

But that wasn’t the end of Kardashian West and Johnson’s story. According to People, the 38-year-old has stayed in contact with Johnson, inviting Johnson’s family over for “a home-cooked meal in Calabasas” and the beauty entrepreneur also even reportedly penned the foreword in Johnson’s memoir, After Life: My Journey from Incarceration to Freedom

And now Kardashian West has taken another step in that relationship, asking Johnson to be part of the launch campaign for her new shapewear brand, Skims Solutionwear. 

In a newly-released video on the Skims Instagram account, Johnson stars in a “real women, real stories” video wearing the brand’s black sculpting bodysuit. People reports Kardashian West has more of these “real women, real stories” videos planned for the next three weeks, featuring “26 women sharing intimate stories about why they love their bodies, and how Skims enables them to feel their best”.

In the candid and touching video, Johnson introduces herself and what she’s wearing—“the sculpting bodysuit”— and then tells her story about how Kardashian West helped her.“I was serving a life plus 25-years sentence without the possibility of parole. Kim saw a video of me. She heard my story, she said ‘this is so unfair’. And by the way, I didn’t know who Kim Kardashian was. She went to war for me to fight for my freedom, that’s why I call her my ‘war angel’, because nothing stood between her and my freedom. I was set free on June the 6th 2018 and now every moment in life is precious to me,” Johnson says in the video.

Johnson continues on to say that wearing the Skims bodysuit gives her the confidence to “walk into the store [and] pick up something that I normally wouldn’t think about wearing and I can put it on, and [know] it’s going to look great on me.”

Despite a slightly rocky start to Kardashian West’s shapewear brand after she faced backlash for naming it Kimono — she recently revealed the new name Skims Solutionwear — from Johnson’s video, it looks like the brand is back on track to do what Kardashian West promised in a previous Instagram post. In the post, the entrepreneur wrote she wanted to create “shapewear and solutions for women that actually work”.

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Mauro Calibani, Hard it = Hard Grit

August 31, 2019 | News | No Comments

Mauro Calibani & C. hanno inaugurato l’Hard Grit (ovvero l’Hard it.) nel Centro Italia sulla Collina di Interprete. Il risultato: “Is not always Pasqua” E9 7a per Mauro Calibani e “Your bad dad” per Stefano Romanucci.

E’ accaduto il 15 ottobre 2002 a Interprete, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Andrea Gallo ci racconta come è andata:

Il video Hard Grit che propone le immagini delle storiche vie inglesi sull’arenaria, tutte protette in maniera naturale, sovente con sicurezza pressoché nulla, ha avuto un grosso impatto emozionale su tutta la comunità mondiale dei climbers che hanno così scoperto la realtà inglese dell’arrampicata “mentale” sul gritstone, un gioco antichissimo in Inghilterra, praticato sin dai primi del ‘900 e che ancora oggi gode di una grande considerazione tra i climbers britannici.

Dicevamo di “Hard Grit”, il mitico video che ha fatto sobbalzare più d’uno sulla sedia: grandi voli, botte in terra, stuoli di crash pad per attutire cadute al suolo da parecchi metri, chiodini e nut che saltano via, raspate di ginocchia su spigoli tondissmi, di sicuro un gioco all’opposto dell’asettica attività di falesia a cui siamo abituati, un gioco tanto accattivante quanto pericoloso.

Così l’Hard Grit é sulla bocca di tutti i climber, ma quanti finora sono stati quelli che hanno saputo raccogliere la sfida dei climbers d’oltremanica?

Un gioco al quale sembrano appassionarsi alcuni dei più visionari top italiani, come Simone Pedeferri che in Val Masino ha risolto alcuni corti ed impegnativi problemi e persino un itinerario di tre tiri, ex artificiale, “Socialmente Inutile” con difficoltà sino all’8a+ falesia e gradato sino all’E7 nella scala del rischio. Senza dimenticare l’esperienza sarda di Maurizio Oviglia e Simone Sarti sulle rocce dell’Isola di San Pietro.

Ma é il 15 ottobre 2002 che segna ufficialmente la pratica dell’Hard It anche nel centro italia. E’ successo a Interprete, Parco Nazionale dei Monti Sibillini, sospeso tra Umbria e Marche, in una giornata di classico tempo autunnale. Cielo terso spazzato dal vento, colori forti della foresta che cambia… questo per i climbers significa anche aderenza, grande aderenza: é il momento!

Flashback Primavera 2002: un viaggio in Inghilterra ed é la folgorazione. Mauro Calibani, Amanda Bellina e Stefano Romanucci volano nelle vicinanze di Sheffield alla ricerca dei passaggi di bouldering resi famosi dalle tante foto sulle riviste a dai video, così per Mauro, risolti in brevissimo tempo famosi test come Brad Pitt (FB 8a), ecco la rivelazione: sopra ai massi ci sono le falesie, piene di linee e vuote di spit. Mauro non si lascia intimorire, salta completamente l’apprendistato e dopo pochi giri in top rope si porta a casa le salite di Renegade Master E7 7a e Messiah E6 6c; ovvero due tra le più serie vie della zona, un bell’inizio, non c’é che dire.

Così tornato a casa ecco che la linea scovata ad Interprete diventa un pensiero ricorrente, ma la stagione calda avanza ed il gioco é troppo serio per rischiare, visto che la roccia accetta solo alcuni piccoli nut ed un friend #4 in alto a proteggere la sequenza chiave lavorando con sole due camme; visto che di sicurezza vera e propria non si può parlare, almeno dell’aderenza non si può fare a meno.

15 ottobre 2002, è il Giorno. Mauro non sembra per nulla disturbato dalla presenza di tanti spettatori, due fotografi, due cameramen, amici, assicuratori (per la via), tutti lì ad aspettare il momento che a fine pomeriggio finalmente arriva, sono due-tre minuti, non di più, intensissimi.

Mauro sale con una disinvoltura sconcertante questo splendido diedro aperto, per arrivare ad un buco svasato dove alloggia il friend per continuare sulla sequenza chiave, un classico problema di blocco che qui si gioca senza rete o quasi. Ristabilimento sulla placca e voilà, ecco “Is not always Pasqua” E9 7a per dirla all’inglese, 7c+ in scala blocchi Fb o 8b falesia per gli amanti dei numeri.

Ma la giornata non é finita, subito dopo é il turno di Roberto Fantozzi che nello stesso stile si porta a casa la vicina linea di “Your bad dad”, versione inglese de ‘li mortacci…’ che con un bel E7 6c (7a bloc o 7b/c ) falesia é già un bel giochino. Quindi segue un emozionante tentativo a vista da parte di Stefano Romanucci che riesce al secondo tentativo seguito dallo stesso Mauro, non ancora al pieno di adrenalina.

Un bel gruppetto, non c’é che dire, ora sembra che siano tutti volati in Inghilterra…
A seguire.

Andrea Gallo

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Il 9/08 sulla parete dello “Stenia”, in loc. Vallunga di Selva di Val Gardena, si svolgerà una manifestazione dimostrativa di soccorso in roccia, presentata dal Centro Addestramento Alpino Carabinieri di Selva Val Gardena.

Il Centro Addestramento Alpino Carabinieri di Selva Val Gardena organizza, per venerdì 9 agosto dalle ore 10,30 alle 12,30, una manifestazione nella quale verranno presentate alcune tecniche e azioni dimostrative di soccorso in roccia. Tra queste una simulazione di soccorso in parete e due dimostrazioni delle specifiche tecniche di avvicinamento che saranno eseguite dagli istruttori di alpinismo del Centro, coadiuvati da alcuni allievi del corso alpinistico integrativo e di abilitazione al servizio di vigilanza e soccorso in montagna.

La manifestazione, che s’inquadra nella Campagna “Estate sicura in montagna” promossa dal Ministero dell’Interno, si svolgerà in località Vallunga di Selva di Val Gardena, sulla parete dello “Stevia” sovrastante il Centro. Saranno presenti i rappresentanti di alcuni tra i più importanti organi d’informazione scritta e televisiva nazionale e provinciale, e personalità Amministrazioni locali, con incarichi di responsabilità nei settori del soccorso di montagna.

PROGRAMMA Quando 09.08.2002 – ore 10.30-12,30 Dove Selva Val Gardena località Vallunga – Parete “Stevia” Chi 7 istruttori 7 allievi del Centro Come – simulazione di soccorso organizzato in parete con calata e l’utilizzo della barella “mariner”
– discesa in corda doppia
– dimostrazione di arrampicata concordate formate da un istruttore e tre allievi del Corso alpinistico integrativo.

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Il 26/07 gli italiani Silvio Mondinelli, Karl Unterchirker, Walter Nones, Michele Compagnoni, Ugo Giacomelli e gli spagnoli Edurne Pasaban, Juanito Oiarzabal, Juan Vallejo e Mikel Zabalza sono arrivati in vetta al K2

Alle 13,30 italiane Silvio Mondinelli e Karl Unterchirker sono arrivati in vetta al K2 seguiti alle 14,15 (17,15 local time) da Walter Nones, Michele Compagnoni e Ugo Giacomelli. Attorno alle 17.50 (local time), sono arrivati anche gli spagnoli Edurne Pasaban, Juanito Oiarzabal, Juan Vallejo e Mikel Zabalza della spedizione “Al filo de lo imposible”. Per la salita dal Campo 4 hanno impiegato circa 14-15 ore. Era dal 2001 che nessuno metteva piede sulla vetta del K2.

Per Silvio Mondinelli il K2 è l’11° Ottomila salito, per Karl Unterkircher è arrivata l’accoppiata “Everest più K2” nel giro di due mesi, per Walter Nones come per Ugo Giacomelli è il primo 8000, mentre per Michele Compagnoni, nipote di Achille Compagnoni (primo salitore con Lino lacedelli della Grande montagna) è certamente un’indimenticabile appuntamento anche con la propria storia personale.
Da segnalare che Edurne Pasaban, al suo 7° Ottomila, è la prima donna spagnola in vetta al K2.

Tutto il Gruppo degli Scoiattoli di Cortina – che con Mario Dibona, Renato Sottsass, Marco Da Pozzo e Renzo Benedetti, domani tenterà a sua volta la vetta partendo dal Campo 4 installato sulla Spalla del K2 – si congratula con gli alpinisti che oggi sono saliti in vetta alla seconda montagna per altezza della terra. Un particolare pensiero va a Walter Nones che gli Scoiattoli hanno imparato a conoscere e stimare nei tre anni in cui ha prestato servizio nel Soccorso Alpino dei Carabinieri, proprio a Cortina d’Ampezzo.

Ora agli alpinisti devono affrontare la discesa, e come scrive nel sito di Silvio Mondinelli la moglie Idel: “La grande gioia per la vetta raggiunta non potrà però essere assaporata appieno finché non avranno fatto ritorno al campo base. La fatica non è ancora finita; la discesa rimane sempre un’impresa impegnativa…”. Insieme aspetteremo il loro rientro al Campo 4 e poi al Campo base per festeggiarli.

k2.planetmountain.com Expo Ferrino www.gnaromondinelli.it



nella foto: K2 by night. (ph Giuseppe Ghedina)

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Tomas Mrazek e Muriel Sarkany vincono la quarta tappa della World Cup Difficulty 2004 a Marbella (ESP). Per l’Italia: Jenny Lavarda (5a), Dino Lagni 7°, Flavio Crespi 9°, Brenna 14°, Gnerro 19°, Zardini 31°.

Tomas Mrazek e Muriel Sarkany sbancano la 4a tappa della World Cup di Marbella confermandosi i padroni della Difficoltà, Il ceco e la belga mantengono così, quando ormai siamo al giro di boa del circuito 2004, ancora al comando della classifica generale del Trofeo mondiale. Da segnalare la “rinascita” di Martina Cufar che ha conteso in superfinale la vittoria alla Sarkany. Tre gli italiani approdati all’ultimo turno: Jenny Lavarda (5a), Dino Lagni (7°), Flavio Crespi (9°).

Nella tappa spagnola Mrazek ha trovato nel francese Gerome Pouvreau (2°) e nello spagnolo Patxi Usobiaga (3°) i rivali più pericolosi, con Usobiaga che si è presentato come migliore dei finalisti dopo il turno di semifinale. Solo 8° invece è terminato Alexander Chabot che mantiene il 2° posto in classifica generale ma perde terreno nei confronti di Mrazek (83 punti di scarto) anche se mantiene un buon margine (55 punti) dal più diretto inseguitore, lo svizzero Lachat, che pur classificandosi al 9° posto a Marbella resta 3° nel ranking generale della Coppa. Peggio di lui ha fatto senz’altro Ramon Julian Puigblanque che, con il 17° posto, è rimasto fuori dalla finale ed ora è 5° nella classifica generale. Invece, una piccola ma interessante novità della gara spagnola sono stati i piazzamenti, a ridosso del podio, di Klemen Becan (SLO), Mikaël Fuselier (FRA) e Juraj Repcik (SVK) che hanno conquistato, rispettivamente, il 4°, 5° e 6° posto di tappa davanti ad un Dino Lagni ritornato sulla pista mondiale con una prestazione davvero positiva. Per gli altri italiani in gara – detto di un Crespi regolarmente finalista e alla fine 9° – troviamo Brenna al 14° posto, Gnerro 19°, Zardini 31°.

In gara femminile grande patos per il duello di superfinale che ha spareggiato Muriel Sarkany e Martina Cufar, finalmente all’altezza del suo potenziale e del suo rendimento di qualche anno fa. Muriel alla fine ottiene la sua seconda vittoria consecutiva in questa Coppa 2004, bissando il successo di Chamonix e consolidando la sua leadership che la vede saldamente al comando alla classifica del Trofeo. 82 punti, infatti, dividono ora la belga dalla sua più temibile avversaria, Angela Eiter, vincitrice del Rock Master 2004 ma a Marbella solo 7a. E’ chiaro: Sarkany, che ha disertato il Master di Arco, punta tutto sulla vittoria della sua terza World Cup… e se è vero che il cammino è ancora lungo è altrettanto vero che i favori dei pronostici sono tutti per lei. Come sono tutte per Jenny Lavarda le speranze italiane. A Jenny l’aria d’Espagna fa bene e il 5° posto di Marbella, in coabitazione con la svizzera Eyer, la conferma al 3° posto della classifica di Coppa, insieme con la campionessa europea Bettina Schöpf. Per la classifica di tappa, infine, vanno menzionati il 3° posto dell’austriaca Barbara Bacher e il 4° posto di Caroline Ciavaldini, a riprova che tra le donne, molto più che in gara maschile, le posizioni a ridosso del podio si alternano di gara in gara.

Prossima tappa: la Cina, alla conquista del “mercato” più conteso del terzo millenio!

Classifica maschile – Marbella
1 Tomas Mrazek CZE
2 Gerome Pouvreau FRA
3 Patxi Usobiaga ESP
4 Klemen Becan SLO
5 Mikaël Fuselier FRA
6 Juraj Repcik SVK
7 Bernadino Lagni ITA
8 Alexandre Chabot FRA
9 Flavio Crespi ITA
9 Cedric Lachat SUI
11 Francois Auclair FRA
11 Romain Desgrandes FRA
14 Vadim Vinokur USA
14 Cristian Brenna ITA
16 Sylvain Millet FRA
17 Ramon Julian ESP
18 Frederic Sarkany BEL
19 Alberto Gnerro ITA
20 Cesar Ciudad Manzanedo ESP
21 Matej Sova SLO
21 Igor Gusak UKR
23 Tino Lois ESP
23 David Caude FRA
23 Tomaz Valjavec SLO
23 Ondrej Svub SVK
23 Ethan Pringle USA
24 Christina Bindhammer GER
28 Yannick Legrand FRA
29 Markus Hoppe GER
30 Andreas Bindhammer GER
31 Luis Felix Perez ESP
31 Luca Zardini ITA
34 Igor Aranaz ESP
34 Eduar Marin Garcia ESP
36 Manuel Escobar VEN
36 Jose Miguel Abreu POR
38 Marcos Jubes VEN
39 André Felipe Neres POR
39 Dave Holodiloff IUSA
41 Jose Luis Penin Franco ESP
41 Aristomenis Thanopuolus GRE
43 Loukas Ntourntourekas GRE
44 Athanasios Chtenas GRE
45 Leopoldo Faria POR
46 Ignacio Fuertes Olles ESP

Classifica femminile – Marbella
1 Muriel Sarkany BEL
2 Martina Cufar SLO
3 Barbara Bacher AUT
4 Caroline Ciavaldini FRA
5 Alexandra Eyer SUI
5 Jenny Lavarda ITA
7 Angela Eiter AUT
8 Bettina Schöpf AUT
9 Maja Vidmar SLO
10 Delphine Martin FRA
11 Lucija Franko SLO
12 Chloé Graftiaux BEL
13 Natalija Gros SLO
14 Ingela Nilsson SWE
14 Linn Karin Stendal NOR
16 Alix Graftiaux BEL
17 Damaris Knorr GER
17 Esther Cruz Montalban ESP
17 Raquel Hernandez ESP
17 Katharina Saurwein AUT
21 Francis Rodriguez VEN
21 Berta Martin Sancho ESP
21 Tereza Kysilkova CZE
24 Stephanie Outland USA
25 Kimie Oliveira POR
26 Athena Livaniu GRE
27 Paraskevi Giouri GRE
28 Isabel Boavida POR
 

Nella foto dall’alto: Alexandre Chabot
foto top30.es


World Cup Difficulty 2004

quarta prova
Marbella
18-19 settembre

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Vetta del K2 per Nives Meroi e Romano Benet

August 31, 2019 | News | No Comments

Il 26/07 Nives Meroi e Romano Benet hanno raggiunto la vetta del K2 8611m (Himalaya, Karakorum).








E’ successo stamattina alle 13,00 (ora pakistana): Romano Benet e Nives Meroi sono arrivati in vetta al K2. Da soli sono sbucati in cima agli 8611m più famosi dell’alpinismo (non solo italiano). Ancora, e come sempre, solo loro due insieme sulla cima di un Ottomila. Ce l’hanno fatta Nives e Romano, alla loro terza volta sulla montagna “viva”. Dopo quel 1994 che ha segnato il loro esordio di “coppia” degli 8000, proprio sul K2, con la nuova via da nord che si è arrestata (per impraticabilità del “terreno” a un centinaio di metri d’aria dalla cima. E dopo quel 2004 che li aveva visti (sempre da nord) tentare il lato più ostico della Grande montagna.

Ci sono riusciti ora, dunque. Al loro terzo giro sul Chogori, salendo lo Sperone Abruzzi, la storica prima via degli italiani. Ce l’hanno fatta all’ultimo, con un vero e proprio blitz giunto quasi a tempo scaduto. Dopo le immancabili giornate di brutto tempo che hanno rallentato, e poi fermato, questi interminabili giorni della spedizione. Dopo che la bufera aveva impazzato sui fianchi del K2 “mangiando” molte delle tende dei campi alti.

Sono arrivati da soli, dopo che, una dopo l’altra, le tre cordate americane impegnate con loro sulla montagna si erano ritirate. E dopo che anche i loro compagni di avventura, Mario Cedolin e Roberto Alloi, erano stati costretti a scendere. Ora Romano e Nives sono già tornati al Campo 4 da dove sono partiti stanotte per il loro tentativo. Poi, domani, affronteranno il lungo ritorno al Campo base.

E’ la prima vetta del K2 dal 2004. E’ la prima volta che la vetta del K2 si apre a qualcuno dall’anno del 50° anniversario della prima salita, quando la seconda montagna per altezza della terra concesse (inaspettatamente) una finestra di bel tempo per un piccolo record di salite. E’ toccato a Nives e Romano rompere l’incantesimo, anzi forse il K2 li ha guardati anche con un po’ d’affetto questo volta. Pensiamo al loro sorriso (dev’essere immenso). Inshallah, avrà sicuramente pensato Nives… Che non vuol dire proprio “era ora”. A proposito, incidentalmente è il loro nono Ottomila di coppia, con il Dhaulagiri il secondo dell’anno.

NIVES E ROMANO SULLA VETTA DEL K2!
di Leila Meroi

Ragazzi, siamo in cima! Notizie frammentarie dal lontano Pakistan. Un susseguirsi di telefonate, conferme, dubbi, emozioni sospese come la vita a 8000 metri. Ma andiamo per ordine… Nives e Romano sono partiti il giorno 23 dal CB; arrivati al C1 (6400 m) l’indomani si sono spostati al C2 (7200 m) e il 25 hanno posizionato il campo al C3 (7800 m c.ca). Alle 2:00 a.m. la partenza e, in 11 ore solamente, il raggiungimento di un sogno: la vetta del K2!

Erano circa le 13 ora locale quando al CB Mario e Roberto hanno sentito gracchiare la radio… cima, cima. Tre secondi di vita e il walkie non ha concesso compromessi. Una seconda comunicazione alle 16 quando, arrivati al C4, Nives e Roman hanno potuto recuperare un paio di batterie di scorta e dare la comunicazione definitiva. Un sospiro di sollievo e la certezza di una vetta, ammirata ed agognata. La realizzazione di un obiettivo perseguito dal 1991. Ora si trovano a 7800 m, ove trascorreranno la notte. Tuttavia siamo ancora a metà dell’opera e



Nives e Romano lo sanno bene: è necessario mantenere viva la concentrazione e stringere i denti il più possibile in modo tale da scendere rapidamente al CB e lasciarsi finalmente alle spalle i pericoli che la discesa comporta. Domani il tempo dovrebbe reggere e permettere loro di procedere abbastanza velocemente. Inoltre sembra che Mario e Roberto si stiano attrezzando per andare ad accogliere i loro compagni il più in alto possibile. E, solo allora, il meritato riposo.

Un’impresa d’altri tempi. Due persone comuni, marito e moglie, due amanti della montagna, due non-professionisti che, armati unicamente della loro stessa passione e dei pochi mezzi a disposizione, sono riusciti in breve tempo a concretizzare un sogno. E poi Nives, magnifica, incoronata con questo gesto la prima donna italiana a raggiungere la vetta del K2, quella che lei stessa è solita definire “la Montagna per Eccellenza”.

Non è stata cosa facile, lo sappiamo, la salita del K2. Completamente soli in parete, hanno lottato sin dall’inizio contro la fatica, le insidie, la sfortuna, lo scoramento. Ma alla fine ciò che è prevalso è stato quel sentimento umano di speranza e di volontà che ha detto loro: “muoviti, questa è la tua occasione”. E così siamo a nove. Nove cime da 8000 metri assaporate, una ad una, all’insegna di uno stile puro, leggero, non ricorrendo all’ausilio di ossigeno supplementare, a corde o campi fissi, all’aiuto dei portatori d’alta quota. Una storia romantica di due eroi romantici. Il resto ce lo racconteranno loro stessi.

“Non la forza, ma la costanza di un alto sentimento fa gli uomini superiori” (F.Nietzche)

Leila Meroi

tutto il diario della spedizione su: nives.alpinizem.net


Portfolio nives.alpinizem.net archivio news Meroi, Benet, Vuerich

Nelle foto: Il K2; salita al Campo 1 (ph arch. Benet-Meroi)

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Adam Ondra, il dodicenne climber della Repubblica Ceca, ha salito in 4 tentativi la diffcile Alien Carnage a Castillon (Francia).

Adam Ondra continua a creare nuovi standard sia per se stesso, sia per tutto il movimento del new power generation. L’ultima sua realizzazione ne è la prova. Durante le sue vacanze di natale, infatti, il 12enne ceco si è recato i Francia, a Castillon, con i suoi genitori e ha salito ‘Alien Carnage’ al quarto tentativo. Il grado di questi 40 movimenti? 8c+!

Alien Carnage è (ovviamente) il primo 8c+ per Adam, ma di recente il ragazzino prodigio dell’arrampicata ha salito una lista infinita di vie, sia rotpunkt sia a vista, in tutta Europa, inclusa “Mascherina 8c” nella Grotta dell’Aeronauta a Sperlonga.

Resta da dire poi che la sua performance a-vista sull’8b di “Neun Leben” nel Frankenjura (Germania) è stata talmente impressionante da essere riconosciuta, dalla Club Alpino Ceco, come la “Migliore Salita del 2005”. Un riconoscumento che Adam condivide con il suo connazionale e campione del mondo Tomas Mrazek per la sua a-vista di Pata Negra (8c), a Rodellar in Spagna, che ha meritato la citazione di “Miglior Salita 2005 con lode”.

L’8c+ di Alien Carnage fu salito per la prima volta nel 1999 dal tedesco Christian Bindhammer, ed è stata ripetuto da alcuni top climber, incluso Dai Koyamada, Yuji Hirayama e i nostri Severino Scassa e Cristian Brenna.

INFO Archivio news Ondra Archivio news Castillon www.nice-climb.com www.czechclimbing.com

Adam Ondra su Alien Carnage 8c+
Foto
www.czechclimbing.com 

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Viaggi boulder: Hueco o Bishop…

August 31, 2019 | News | No Comments

Le “dritte” di Cristian Brenna per un viaggio per boulder tra Hueco (Texas) e Bishop (California).

Hueco – Texas o Bishop – California? Tre settimane di boulder per Cristian Brenna, Mauro Calibani, Amanda Belina & Company non sono bastati per risolvere l’enigma.
Tra rangers, tramonti da sogno, spazi dilatati, tempo perso e
foto dedicate ai problemi di pietra e non solo… Cristian ci dà qualche dritta sui “passaggi” da non perdere, e un consiglio: “Basta con il prodotto preconfezionato, cominciate a provare i passaggi che vi stimolano di più.” E, mi raccomando, poi fateci sapere…

Passaggi DOC tra Hueco e Bishop di Cristian Brenna

A Hueko non dovete assolutamente perdervi la “cucina” (The kitchen”), e Sign of the cross V3, bellissimo muro leggermente strapiombante a buchi e tacche, oppure Gums V2 placca a Knobs, un po’ esposta, attenzione alla caduta!
Se invece masticate l’alta difficoltà non potete assolutamente non assaggiare gli appigli di Power of silente V10, fessura leggermente strapiombante, un must.A The mushroom boulder i vostri polpastrelli non possono assolutamente mancare Right el sherman V4 su big Hueko eccezionale, o il muro a reglette di Center el murray V6,per finire potete provare le vostre bielle sul strapiombantissimo Mushroom roof V8, un classic stamina power del luogo.

A Bishop assolutamente da non perdere a Buttermilk, The hunk V2, placca su Knobs, molto esposta sei, sette… metri, oppure la super fotografata traversa di Iron man V4, poi passerete a Saigon V6 alto e bellissimo passaggio con un entusiasmante dinamico a metà. Proseguirete sulla prua di Pope’s prow V6, che si trova giusto a destra di Mandala. Per finire potete spellarvi i polpastrelli sulla fessurina di Stained Glass, veramente impressionante la purezza di questo passaggio.

Se volete visitare Hueco e Bishop, vi consiglio di volare su Phoenix, che è circa a metà strada tra i due posti. Altre informazioni comprese qualche piantina di alcuni settori, sia di Hueko che di Bishop li trovate al sito www.drtopo.com , ora non vi resta che fare i biglietti e partire.

Potete leggere l’intero articolo su cristianbrenna.com

Portfolio

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Vogue American Express Fashion’s Night Out celebrated its fifth anniversary in Melbourne on August 29, with one of its biggest and best shopping events yet. Taking over the city’s CBD with countless exclusive offers across over 600 of your favourite stores, the event also served to kick of Vogue’s 60th birthday celebrations. 

Vogue editor-in-chief Edwina McCann was joined by Lord Mayor of Melbourne Sally Capp, David Jones ambassador Jessica Gomes, Melbourne Fashion Week ambassador Adut Akech, and American Express’s Naysla Edwards for the launch of VAEFNO 2019, before performances by Australian musicians Cxloe (above) and Thandi Phoenix captivated the crowds. 

Throughout the course of the day, shoppers tried their luck at Vogue’s Spin-to-Win Wheel, took their turn trying out the Vogue gumball machine located within David Jones, and made the most of all the event’s first-ever Vogue VIP Members’ Lounge had to offer. Inside the much-loved lounge, The Daily Edited personalised gift-filled tote bags, Woofys supplied New York City-inspired food, Mo Sisters wine was poured, and Seedlip non-alcoholic MartiNO cocktails were sipped. 

On the evening, Melbourne Fashion Week hosted a runway show on Caledonian Lane, AFC Curated welcomed shoppers into its pop-up, and American Express invited Card Members into its luxe lounge, where they were treated to Mumm Champagne, bagels and an assortment of sweets. The R.M.Williams Hut was a hit, with many attendees visiting the travelling workshop to browse the brand’s iconic range of boots and leather goods, and the various activation and installations inside David Jones proved to be crowd-favourites. As the event came to a close, the Vogue team took to The Rooftop at QT for VAEFNO-inspired cocktails.

To catch up on everything else you may have missed, scroll on to see inside Vogue American Express Fashion’s Night Out 2019 in Melbourne.

Lord Mayor of Melbourne Sally Capp, David Jones ambassador Jessica Gomes, Australia editor-in-chief Edwina McCann, Melbourne Fashion Week ambassador Adut Akech, and American Express vice president of brands and experiences Naysla Edwards launching VAEFNO 2019 in Melbourne.

Street Runway 1 on Caledonian Lane during Melbourne Fashion Week.

Inside the American Express Lounge.

Thandi Phoenix performing on the stage.

Mo Sisters Wines inside the VIP Members’ Lounge.

Inside the R.M.Williams Hut.

Inside the R.M.Williams Hut.

The Spin-to-Win Wheel at the VIP Members’ Lounge.

Woofys treats inside the VIP Members’ Lounge.

Inside the VIP Members’ Lounge.

The dance crew.

Australia editor Michael Christensen inside the R.M.Williams Hut.

Australia designer Arquette Cooke, deputy art director Dijana Maddison, and fashion editor and market director Philippa Moroney.

The Spin-to-Win Wheel inside the VIP Members’ Lounge.

The Foreo activation inside David Jones.

Inside the VIP Members’ Lounge.

Rebecca Harding

American Express at VAEFNO 2019 in Melbourne.

Cocktails at QT Melbourne.

Seedlip inside the VIP Members’ Lounge.

Melbourne Fashion Week ambassador Adut Akech.

The exclusive VAEFNO x Bassike T-shirt available to shop at Bassike.

David Jones ambassador Jessica Gomes.

DJ entertainment inside David Jones.

Inside the VIP Members’ Lounge.

The Daily Edited tote bags inside the VIP Members’ Lounge.

The Saba gelato cart inside David Jones.

The Daily Edited personalisation station inside the VIP Members’ Lounge.

Australia editor-in-chief Edwina McCann and American Express ambassador Kate Waterhouse inside the American Express Lounge.

Inside the American Express Lounge.

DJ Havana Brown

Australia editor-in-chief Edwina McCann and the gumball machine inside David Jones.

Jasmine Howell

Street Runway 1 on Caledonian Lane during Melbourne Fashion Week.

Inside the AFC Curated pop-up during Melbourne Fashion Week.

Cxloe performing on the stage wearing a Scanlan and Theodore outfit and belt, paired with Swarovski earrings.

Thandi Phoenix performing on the stage wearing a Lillian Khallouf suit, Bally boots and Reliquia earrings.

ballons at VAEFNO 2019 in Melbourne.

Lord Mayor of Melbourne Sally Capp, David Jones ambassador Jessica Gomes, Australia editor-in-chief Edwina McCann, Melbourne Fashion Week ambassador Adut Akech, and American Express vice president of brands and experiences Naysla Edwards.

The DJ inside the VIP Members’ Lounge.

Cocktails at QT Melbourne.Click Here: Putters

Your September 2019 horoscope is here

August 31, 2019 | News | No Comments

Virgo
24 August-22 September
Renewed and revived this month, you have the power to attract who or what you want, but use your legendary discerning eye to recognise scammers who may try it on with sob stories to win your heart and money. You’re super serious about your passion projects now too after feeling lost in the dark in recent weeks. A little added luck links to all things home-related.

Your September style icon: Carmen Kass

Libra
23 September-23 October
Make a clean sweep of your look and your outlook this month. Your sometimes ‘floaty’ approach to work needs refreshing so it’s all about making a plan and having the guts and grit to stick to it. Manifest who you want to be, especially if that means being your own authentic self, and you’re sure to get seen and heard. From mid-month you also have love on your side.

Your September style icon: Kim Kardashian West

Scorpio
24 October-22 November
Collaborations with friends could lead to amour this month or make an already loved-up liaison stronger. Reviewing your stance on romance will help exorcise your demons and cleanse your often tortured soul. Financial luck flourishes now and others want to hear your views. It’s also the perfect time to complete a creative ambition and set your next (realistic) goals.

Your September style icon: Anne Hathaway

Sagittarius
23 November-21 December
You’re back in the room this month. A recent desire for seclusion has made you ready to get more financially clued-in now, no longer relying on luck but embarking on ventures that have a genuine return on investment. While your career is on a high, combining love and business also has potential now so you might even consider launching a separate gig with a partner.

Your September style icon: Amanda Seyfried

Capricorn
22 December-20 January
If you’ve felt directionless lately consider it a time-out to reset your personal agenda. Your optimistic streak returns now, and ideas you launch this month could open up a new world for you by December and beyond. Your career is set to soar and romance could be part of the mix, but if you fail to prepare, be prepared to fail, so be sure to pick up on subtle clues.

Your September style icon: Georgia May Jagger

Aquarius
21 January-18 February
Getting to the heart of a concern with money or joint responsibilities will clear the way for partnerships to make real progress now. Equality is the key, and finding balance will also help stalled ambitions move forward and friendships to flourish. Thinking big but sharing the kudos could bring minor celebrity status or add international overtones to romance.

Your September style icon: Elizabeth Olsen

Pisces
19 February-20 March 
An emotional declutter will make room for close relationships to get even closer this month, while conditions around shared financial obligations are extra harmonious and ready to go from good to great. Team efforts get back on track too after jumping the rails lately. Your career is set to stun, and bold moves with a dash of panache are what will get you noticed.

Your September style icon: Jessica Biel

Aries
21 March-20 April
Health and efficiency are your priorities this month. It may sound dull but overcoming fears or inner resistance could bring you healthier romance, help you cope with the grittier parts of your job and enable you to fully appreciate the benefits of taking better care of yourself. If life has been less than stellar lately, your lucky streak is back in action now too.

Your September style icon: Jessica Chastain

Taurus
21 April-21 May
New romance or true romance? Whether single or spoken for, you get to explore your partnership options this month. A desire to create or procreate is strong now too, and with perseverance your endeavours could soon bear fruit. It’s an ideal time to get serious about expanding your world, even if it means leaving the safety net of contacts and dreams you’ve outgrown.

Your September style icon: Megan Fox

Gemini
22 May-21 June
If work has felt overwhelming lately it could be that you’ve poured so much heart and soul into it that other areas of life have been neglected. Take care of business at home this month instead, to clear space for love and pleasure to return in a big way. A possible windfall or financial boost now could see you considering whether to make a partnership official.

Your September style icon: Natalie Portman

Cancer
22 June-22 July
Grandiose schemes may need to go on hold this month while you focus on issues closer to chez vous. You’re in charge of your own destiny now, and intuition is urging you to stabilise financial and love-related concerns. A broken connection may get mended as a result, a mood-lifting event that may also open you up to embrace wellbeing and work more wholeheartedly.

Your September style icon: Margot Robbie

Leo
23 July-23 August
It’s an ideal time for getting your affairs in order. Once you’re cleared the chaos you could find that you’re luckier in love and lucky with money now too. Nurture any new contacts you make as they could prove invaluable in the months ahead. Also, after a recent lapse, getting back in the groove with health and work routines is easier to commit to this month.

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Your September style icon: Amy Adams